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24 ottobre 2006

Sanita' ed errori medici in Italia


Errare, come tutti ben sappiamo, è umano.

Premesso questo, mi risulta alquanto difficile accettare la notizia di oggi, secondo la quale ogni giorno in Italia morirebbero circa 90 persone a causa di un errore medico o della cattiva organizzazione sanitaria.
Secondo l'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), in un anno sono circa 14.000 decessi e 10 miliardi di euro di costi, pari all' 1% del PIL. Roba da matti!


Dei medici per natura mi sono sempre fidato poco e per recarmi da loro devo essere proprio all'ultima spiaggia. Di certo queste statistiche non aumenteranno la mia fiducia nella categoria.


Intendiamoci, ci sono tantissimi medici che meriterebbero un monumento per la loro bravura, onestà e professionalità.
Purtroppo però ci sono altrettanti personaggi, se non la maggior parte, che brillano per incompetenza e disonestà. Ho visto con i miei occhi visite mediche della durata di 3 minuti (cronometrate personalmente) fatte pagare 50 euro. Diagnosi e cure completamente sballate, fatture mai rilasciate, interventi non necessari fatti solo per spillar quattrini.
C'è da dire che in Italia ci sono anche strutture ospedaliere (poche per la verità) veramente efficienti; però quasi tutte sono sulle prime pagine dei giornali (o su Striscia la Notizia) per episodi di malasanità...
E intanto leggiamo che la spesa sanitaria aumenta ogni anno... ma con quali risultati?
Possiamo davvero fidarci dei medici?

Nel dubbio, cercherò di curarmi sempre da solo.


Ti ringrazio anticipatamente se condividerai l'articolo su Google+, Facebook o Twitter. Se preferisci, puoi anche linkare il post dal tuo blog o sito web.


7 commenti:

Anonimo ha detto...
 

meglio un medico che in tre minuti capisce quello che hai che un medico che fa una viusita di due ore e non capisce niente

Anonimo ha detto...
 

purtroppo quando non stai bene ti aggrappi a tutto e a tutti,ma la professionalità è dei pochi medici che non mettono al primo posto il dio denaro.

Anonimo ha detto...
 

drin drin squilla il cellulare.....questa e' la segreteria telefonica della contessa ...al momento mi trovo nell'intestino tenue.....prego lasciare un messaggio dopo il segnale acustico...prottttttttt.....espleti espleti e' piu' facile trovare il cellulare nell'interno addome che un ago in un pagliaio......

Anonimo ha detto...
 

Dobbiamo pagare più tasse per puntare ad ottenere un servizio migliore basta con questi ospedali di serie C.

Anonimo ha detto...
 

Incontro con il dottor Nazzareno Italiano

“Striscia” lo cerca, Italymedia lo trova

Parla il medico che “Striscia la Notizia” ha individuato come presunto responsabile dello studio dentistico nel quale a Roma sembra operassero dei falsi dentisti, ma che è riuscito ad eludere l’occhio delle telecamere. Un caso che sta appassionando l’Italia


di Antonello De Pierro

Roma. Ha poca voglia di parlare il dottor Nazzareno Italiano, il medico salito alla ribalta delle cronache, dopo che il celeberrimo programma televisivo firmato da Antonio Ricci “Striscia la Notizia”, sembrerebbe aver scoperto nello studio dentistico ubicato nello stesso stabile in cui svolgeva fino a qualche tempo fa la sua professione sanitaria, due falsi dentisti, che invece pare siano solo odontotecnici. Il volto divorato dallo stress degli ultimi giorni, già provato dal peso di rilevanti vicissitudini familiari, in queste ore è braccato dagli inesorabili segugi di “Striscia”, a cui però ha deciso di non offrire alcun tipo di collaborazione e ce ne ha spiegato le ragioni. Noi di Italymedia.it con umano rispetto e sensibilità professionale, che riteniamo di rigore in certi casi, siamo riusciti ad avvicinarlo ed a farci spiegare le sue ragioni, in un’intervista esclusiva, anche se breve, a causa della sua comprensibile difficoltà emotiva nell’affrontare la delicata faccenda, tra l’altro preoccupato per eventuali ripercussioni sulla sua situazione familiare (il dott. Italiano è padre di una bella e vivace bambina, nata dal matrimonio con la sua ex moglie, che merita tutte le accortezze e le precauzioni del caso, al fine di tutelare e non mettere a repentaglio il suo sviluppo psicofisico). Il medico ci apre le porte della sua abitazione con atteggiamento cordiale, affabile e disponibile, ma sempre attanagliato dai morsi del dolore e dalle ombre cupe della tristezza. Inizia a parlare, a sfogarsi, prima timidamente, poi spalancandoci con gratitudine e fiducia l’accesso alle corde poco vibranti del suo stato d’animo, la cui condizione è tradita dalla voce affranta, tremula e malferma. Ne siamo fieri, anche se qualche nota di disagio ci sfiora di tanto in tanto mentre ci addentriamo nei meandri della spiacevole e toccante vicenda.

Come ha reagito all’iniziativa di “Striscia”?
All’inizio con disappunto e incredulità. Mi trovavo in una camera dell’Hotel “Torre S. Angelo” di Tivoli, dove avevo trascorso una notte di sesso con un’ammiratrice. Ho qui con me ancora la fattura. Ho ricevuto una telefonata che mi avvisava dell’incursione di una troupe televisiva nello studio medico dal quale manco attivamente dal 2003, come si può vedere dalla documentazione della ASL di competenza, per problemi di salute legati a disturbi della sfera affettiva. In un primo momento non ho ben capito cosa fosse realmente accaduto, poi quando dopo alcuni minuti sono stato contattato dai Carabinieri di Vitinia, la situazione mi è apparsa più chiara.

Cosa le hanno detto?
Mi è stato chiesto di recarmi presso lo studio dove mi attendevano alcuni militari, che quando sono giunto mi hanno fatto alcune domande.

E’ stata mandata in onda una sequela di video relativi alla vicenda. Cosa ne pensa?
E’ una montatura magistralmente architettata dagli autori del programma, sollecitata da qualcuno che voleva in qualche modo danneggiare l’immagine dell’odontotecnico che realizza le protesi per lo studio dentistico.

Però è stato mandato in onda un video probatorio….
A quanto ho saputo, la persona in causa è stata ingannata e forzata a compiere un atto non di sua pertinenza, in quanto il falso paziente ha finto abilmente una grave condizione di disagio che richiedeva un intervento urgente.

E in merito al secondo falso dentista cosa ci dice?
Lo conosco molto poco in quanto è solo un consulente per le protesi, che ha avuto pochissimi rapporti con lo studio stesso e a quando mi risulta non ha mai lavorato né come odontotecnico, né tantomeno come dentista. E nemmeno peraltro è stato autorizzato a farlo.

Gli inviati di “Striscia”, in particolare Jimmy Ghione, la stanno cercando. Pensa di parlare con loro?
Se quanto messo artatamente in evidenza dal servizio del programma costituisce una violazione ai precetti di legge, non è certo competenza di una troupe televisiva perseguirla. Esiste un efficiente apparato giudiziario competente, a cui spetta l’espressione di un giudizio in merito a tali cose. Peraltro è stato piuttosto prevaricante e invadente il comportamento avuto nei confronti dell’odontotecnico in questione, che, da quanto ho saputo, ha riportato delle contusioni, e nei confronti dei pazienti dello studio mutualistico adiacente, a cui è stato violato il diritto alla tranquillità nell’attesa comprensibilmente defatigante per essere visitati. Inoltre è stato obiettivamente deplorevole l’atteggiamento avuto dal Ghione nei confronti di un individuo anziano, peraltro estraneo all’avvenimento, che è stato disturbato nella sua privacy all’interno della sua proprietà, cosa che , per la forte emozione, gli ha causato tra l’altro grave disagio, con notevole alterazione dei valori pressori e del ritmo cardiaco, che lo stanno costringendo a sottoporsi a molteplici e strazianti esami diagnostici e strumentali. Tengo a precisare che l’intera vicenda ha coinvolto altresì mia madre, già gravemente ammalata, alla quale è stato arrecato un danno clinico traducibile in un grave stato ansioso-depressivo, incoercibile e impermeabile alla terapia farmacologica in atto. Inoltre le mie preoccupazioni si indirizzano verso mia figlia che ha tredici anni e sta già risentendo pesantemente della situazione che si è venuta a creare, sia da un punto di vista affettivo, sia da un punto di vista economico. Alla luce di ciò penso che sia ovvio il fatto di non avere alcuna intenzione di parlare con loro.

Non pensa che concedersi alle telecamere e ai microfoni di “Striscia” potrebbe, almeno a livello mediatico, concludere la vicenda?
Ho già spiegato i motivi per cui non voglio interloquire con loro. Forse effettivamente potrebbe terminare il tutto, ma a questo punto non cancellerebbe il comportamento scorretto avuto e i danni creati. E’ infimo e aberrante l’intento a fini meramente commerciali e di ascolto che anima e ispira i servizi realizzati da “Striscia la Notizia”, che creano l’illusione nel telespettatore di svelare cose che apparentemente favoriscono la corretta informazione, ma che in realtà sono solo futili e ingannevoli. Fra l’altro non riconosco la trasmissione come organo di informazione giornalistica, in quanto né i conduttori, né gli inviati sono dei professionisti del settore, ed è ignobile la strumentalizzazione e la ridicolizzazione operata nei confronti di soggetti ignari e non consenzienti, al fine di confezionare soltanto degli sketch satirici.

Cosa crede di fare ora?
Mi riservo sicuramente di adire le vie legali, e in sede penale, e in sede civile, a tutela della mia condizione umana e professionale, nonché di quella dei miei congiunti, anche se tutto ciò non basterà a restituire la serenità violata dall’occhio indiscreto di una telecamera, mosso da individui cinici e senza scrupoli.


Intervista tratta da Italymedia.it diretto da Antonello De Pierro

Anonimo ha detto...
 

Ma curati da solo...così ti levi di torno presto

Anonimo ha detto...
 

Invio segnalazione di quanto capitato a mio padre, dopo essere stato dimesso da due ospedali della stessa provincia con una probabile emorragia cerebrale. in seguito è stato ricoverato in ospedale e dopo quattro mesi di indicibili sofferenze, legato mani e piedi e sedato tutto il giorno a nostra insaputa, tre strutture sanitarie diverse (di cui una a pagamento), cinque reparti, medicine non date, date altre probabilmente sbagliate, cadute dal letto con tagli alle mani e sopracciglia, un numero imprecisato di patologie che si sono verificate tutte insieme, mio padre è deceduto Ho consultato vari medici legali e avvocati, i quali dopo avermi detto come ci fossero tante cose che non andavano nei ricoveri di mio padre, non hanno più voluto seguire il caso. Da quanto ho capito se un paziente muore non si può provare la causa diretta della morte. O in alcuni casi è meglio non provarlo. Ho sentito che ci sarebbero tanti casi come quello di mio padre. Ci guadagnerebbero i medici responsabili degli errori, le ASL, le assicurazioni, lo stato che tra l'altro può vantarsi di una delle migliori sanità del mondo. All'uopo concorrerebbero altre istituzioni. Ho visto di quanto capitato recentemente a Rho. Credo che quella sia la punta di un iceberg di migliaia di morti. Sono convinto che tanta gente se aiutata troverebbe il coraggio di testimoniare la propria esperienza. E' qualcosa che potrebbe capitare a tutti e credo non vada taciuto. Vorrei aiuto possibilmente legale e medico legale, magari non influenzabile da nessuno. Rimango in attesa di vostre comunicazioni, che spero siano di aiuto. Mi riservo di presentare tutta la documentazione sanitaria in mio possesso se necessario. Cordiali Saluti Vittorio Corridori 3336645606


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