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29 dicembre 2006

Le Ferrovie aumentano le tariffe


In Italia si parla tanto di voler disincentivare l'utilizzo dell'automobile a favore dei mezzi pubblici, ma quando si tratta di mettere in piedi una strategia convincente, l'unica soluzione che si trova è alzare le tariffe. E neppure di poco.

E' notizia di oggi che le Ferrovie dello Stato, come anticipato nei giorni scorsi, dal 1° gennaio 2007 aumenteranno mediamente il costo del biglietto del 9%, sui treni Eurostar e sugli Intercity.
Il presidente Cipoletta si giustifica dicendo che le tariffe erano ferme da 5 anni... peccato che il nostro sistema ferroviario sia quasi immobile da 50 anni!
E non ci si salva in calcio d'angolo dicendo che il costo di un biglietto in Italia è inferiore a quello di Spagna, Germania o Francia, perchè in questi paesi un ritardo di 30 minuti o di 2 ore è un'eccezione, mentre da noi è spesso la regola.
Se poi si pensa a quanto hanno speso in questi anni le Ferrovie in pubblicità (ma un monopolista ha così bisogno degli spot???), invece di utilizzare quei soldi per il potenziamento del servizio, allora l'arrabbiatura è più che legittima!

Ma la Finanziaria del governo Prodi non aveva destinato un'ingente quantità di soldi alle Ferrovie dello Stato???

Che dire... è sempre la solita storia... aumenti ingiustificati che penalizzeranno soltanto il ceto medio-basso, all'insegna di un governo che "di sinistra" ha solo il nome.


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6 commenti:

Anonimo ha detto...
 

Complimenti!!!

Con Silvio Berlusconi assembra che tutto funzionava molto bene e senza aumenti di tariffe e con un sistema di treni svizzeri: orario, puntualità, pulizia, ecc. Ma che poca memoria c'e' in giro, 5 anni di crescita praticamente 0 per l'Italia, distruzioni e/o chiusure di tante industrie, ecc. Veramente è una vergogna!

Anonimo ha detto...
 

Dicono che da 5 anni non ci sono stati aumenti,ma avrebbero dovuto dire nei 5 anni del governo berlusconi le tariffe non sono aumentate e il servizio ha funzionato abbastanza bene.Trovo strano il silenzio assordante dei sindacati,in simili circostanze ma con governo di c.destra avrebbero fatto scioperi e fermato il servizio con grande clamore e la stampa asservita titoloni in prima pagina.Che sia questa la democrazia di prodi?.Sindacati politicizzati!

Anonimo ha detto...
 

Le ferrovie invece di incentivare l'uso del treno scoraggiano i poveri clienti che sono stufi di un aumento ingiustificato del costo del biglietto. Mentre le compagnie europee puntano ad offrire servizi migliori in Italia pensano solo come derubare in tutti i modi i consumatori.

Anonimo ha detto...
 

come si pretende che il servizio delle ferrovie funzioni bene con le tariffe più basse d'europa?

Come si pretende che si continui a mantenere il carrozzone delle ferrovie rifinanziandolo interamente ogni anno nelle sue perdite tramite finanziaria?
Gli stanziamenti della finanziaria hanno evitato che fallisse, ma per un rilancio bisogna far pagare di più i treni di lusso come gli eurostar.

Un articolo miope, abbastanza ignorante e deciamente superficiale, complimentoni davvero.

Anonimo ha detto...
 

Come si voleva dimostrare e come si è detto e ripettuto tante volte il governo di sinistra, nonostante i reiterati dinieghi del mortadella,prima delle elezioni AUMENTA TUTTO.Vedremo i risultati di questi aumenti. Io ho moltissimi dubbi guardando agli stessi governi indietro di oltre cinque anni.Nessun vantaggio solo aumenti specialmente con l'avvento dell'euro voluto da prodi che ha fatto lievitare il costo della vita del 92%.Non c'è male per il futuro che ci aspetta.Purtroppo nessuno ne parla più del disastro dell'euro.

Anonimo ha detto...
 

Perchè buttarla in politica? Le Ferrovie sono un servizio pubblico a disposizione del Paese. Gli accordi fatti dalle Ferrovie con le Regioni non hanno fatto altro che legalizzare uno scambio di danaro (fiumi di danaro) per la mobilità pendolare; negli ultimi anni è andata sempre peggio per un mix di ragioni: management non preparato e controparti non interessate al vero risultato finale (cioè un servizio degno di questo nome). L'aumento accordato non farà altro che portare altre decine di milioni di euro nelle casse delle Ferrovie (oltre ai 6,1 miliardi previsti in finanziaria), il risanamento di questa azienda dovrebbe essere affidata a management capace con almeno cinque anni di lavoro INTENSISSIMO da fare ripartendo dalla progettazione dei servizi minimi ai clienti (biglietterie, servizi, ecc.)


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