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28 agosto 2007

Lavavetri out a Firenze, ma e' polemica


Stamattina (come del resto tutti i giorni) mi sono ritrovato a fare il solito slalom nel traffico o il trucco "stop con 10 metri di anticipo + ripartenza" per evitare le decine di lavavetri che si appostano ad ogni semaforo di Firenze, purchè abbia una durata del rosso superiore ai 20 secondi.

Arrivato in ufficio, con grande sorpresa leggo su Repubblica.it questa notizia:

Firenze dichiara guerra ai lavavetri - Fino a tre mesi di arresto
Scene di esultanza con i colleghi in stile "finale di Berlino ai Mondiali del 2006", offese che neppure il Bossi dei tempi migliori poteva tirar fuori e via così. Ci voleva tanto a prendere un provvedimento del genere?
"Intralcio alla circolazione, nocumento all'igiene delle strade ma soprattutto episodi di molestie e il pericolo di conflitto sociale", si legge tra le motivazioni riportate nell'ordinanza fiorentina.
Ebbene sì, non se ne può proprio più!

Ed ovviamente non tardano ad arrivare le polemiche di quei comunisti che parlano tanto bene quando dicono "Un atto non degno di Firenze e della sua tradizione d'accoglienza", ma a cui basterebbe un attimo per rimangiarsi il tutto se solo fosse proposto di accogliere questi clandestini in casa loro (e da bravi comunisti dovrebbero accettare, o no?).

Quello che però temo è che questa ordinanza duri "quanto un gatto sull'Aurelia". Tempo due mesi e tutto tornerà come prima, se non peggio.

Ora scusate, ma devo andare a comprare le spazzole nuove per l'automobile...


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4 commenti:

Anonimo ha detto...
 

Riccardo... in tutta sincerità e banalità: mi fai schifo. E da fiorentino ti dico che non so dove tu abbia potuto sentire parlare di Firenze come "città dell'accoglienza". Continua a tenere pulito il tuo orticello e a usare parole come "degrado". Ma ogni tanto, prendi anche in considerazione il "degrado mentale" che assedia il tuo agglomerato cellulare che, nei momenti di esaltazione, chiami "cervello".
Francesco

Anonimo ha detto...
  Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Riccardo ha detto...
 

Caro Francesco, ognuno è libero di pensarla come vuole... io dico: fatti un giretto in centro, senti il parere dei commercianti, manda in giro la tua ragazza da sola dopo le 21, solo per fare alcuni esempi... e questo non sarebbe degrado??? "Città dell'accoglienza" è la definizione di un consigliere comunale di Rifondazione Comunista, non mia. Io non penso al mio orticello, bensì mi preoccupo della nostra città, sempre più in mano alla criminalità organizzata ed ai clandestini.
Una domanda: ci conosciamo personalmente?

Anonimo ha detto...
 

No, Riccardo. Grazie a Dio, no.
Francesco


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