L'altra sera, facendo zapping con il telecomando, mi sono imbattuto nel leggendario ed intramontabile film "L'allenatore nel pallone", pellicola con Lino Banfi che posso vantarmi (?) di conoscere praticamente a memoria.
Sono passati la bellezza di 27 anni da quel lungometraggio, ma ben poco è cambiato nel mondo del calcio: il film è ancora di una attualità sconcertante, a parte i calciatori in attività. Ecco alcuni esempi:
- Gli oscuri intrighi del calciomercato sono rimasti gli stessi, con sedicenti procuratori e mediatori (Gigi Sammarchi ed Andrea Roncato) e trattative sempre più complesse (Maradona in cambio della metà di Mike Bongiorno, con menzione anche per Berlusconi)
- Oggi più che mai il mercato estero continua ad avere il suo indiscusso fascino e i direttori sportivi sono costantemente alla ricerca di affari, acquistando per un pezzo di pane giocatori sconosciuti al grande pubblico (Aristoteles)
- I tifosi passano da uno stato di euforia collettiva per le vittorie della propria squadra (la Longobarda) alla rabbia e alle contestazioni per le sconfitte, con devastazione di locali e minacce di morte
- Si cerca di addomesticare i risultati delle partite tramite incontri tra dirigenti (la famosa battuta "Picchio De Sisti") oppure si pagano calciatori per far perdere una squadra (Speroni e Crisantemi)
Eccovi infine due video con scene "cult": la trattativa iniziale del calciomercato e il tentativo di "combine", conclusosi con un tremendo equivoco, tra Oronzo Canà e Picchio De Sisti:
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