
La diminuzione è ancora più sentita per quanto riguarda il matrimonio religioso, passato dall'82% del totale delle celebrazioni nel 1991 al 62% del 2009, a tutto vantaggio del rito civile.
In particolare, il rito civile arriva a punte del 50% nelle regioni centro-settentrionali, mentre quello religioso si attesta al 75% nel meridione d'Italia; inoltre, nei grandi centri urbani i matrimoni civili hanno percentuali maggiori rispetto ai paesi rurali, dove ancora è presente una certa tradizione.
Tra i motivi del calo dei matrimoni in chiesa vi è sicuramente una sempre maggiore disaffezione verso la religione cattolica, ma anche l'aumentare delle unioni miste (con coniugi spesso praticanti culti diversi) e di quelle tra persone divorziate.
Tuttavia, io credo che molte persone rinuncino a sposarsi anche per colpa degli alti costi da sostenere per l'organizzazione di un matrimonio, religioso o civile che sia.
La spesa media varia infatti tra i 10.000 ed i 30.000 euro, a seconda del numero degli inviati, della location dove festeggiare, degli abiti, degli accessori, dell'intrattenimento, del viaggio, eccetera (qua potete vedere un preventivo per 100 persone).
Per questo motivo è nato un sito che permette a chi decida di convolare a nozze di organizzare il proprio matrimonio senza dover per forza spendere una fortuna: il servizio si chiama Nozzefurbe.com e vi spiega nei dettagli come risparmiare su ogni singola voce di spesa.
Lo sapevate, ad esempio, che la stessa villa vi potrebbe essere affittata al doppio del prezzo solamente per il fatto che si tratta dei festeggiamenti di un matrimonio e non di un compleanno?
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1 commento:
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