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5 gennaio 2011

Elettrodomestici in stand-by, come risparmiare sui consumi


Consumo apparecchi in standby, risparmio dispositivi elettronici in casa, risparmiare energia elettricaQuei maledetti punti rossi aumentano in continuazione, ma il problema sembra non preoccupare più di tanto la popolazione. No, non sto parlando di un attacco pandemico da parte di un virus simile al morbillo, ma bensì dei famosi led rossi che indicano lo stato di stand-by di un qualunque apparecchio elettronico.


La lista di questi strumenti elettronici è molto ampia: televisore, impianto stereo hi-fi, videoregistratore, lettore dvd, decoder digitale e satellitare, router, radio, consolle, macchina da caffè, climatizzatore, computer, monitor, stampante e chi più ne ha più ne metta.
Ormai in una qualunque famiglia italiana si contano dai 5 ai 10 elettrodomestici che rimangono nello stato di "attesa" quando non sono in funzione, ma purtroppo la maggior parte della gente crede ancora che un apparecchio in stand-by non consumi energia elettrica.


La realtà è ben diversa: ciascuno dei suddetti prodotti consuma, rimanendo in stand-by per un anno intero, mediamente dai 4 ai 12 euro di energia elettrica. Facendo due conti a spanna, moltiplicando per il numero di apparecchi presenti, si buttano via dai 30 ai 100 euro all'anno, che non sono tanti ma nemmeno pochi; inoltre si contribuisce all'emissione di inutile CO2 nell'aria, dannosa per l'ambiente.


Come arginare il problema? Basta semplicemente staccare la spina di quegli apparecchi che usiamo saltuariamente e dotarsi di una ciabatta con interruttore a cui connettere tutti i dispositivi, ad esempio, del salotto. Premendo il pulsante prima di andare a letto, li spegnerete tutti insieme in un colpo solo ed avrete un risparmio di elettricità per almeno mezza giornata.


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