Mi ha scritto oggi una persona per rispondere a un mio post di un po' di tempo fa sulla pirateria musicale, i costi di produzione di un CD e concerti live che potete leggere
QUI.
Mi ha autorizzato a pubblicare la sua lettera, ovviamente nel completo anonimato, e io son ben felice di riportarla per chiarirsi tutti un po' le idee:
Carissimo, ti scrivo un email perchè ho letto su LIBERO un estratto da un tuo blog relativo ai Download di musica. Io di proffessione produco e realizzo musica e in questo tuo articolo ed in molte risposte ho letto delle cose allucinanti.
Intanto il lavoro che c'è dietro alla realizzazione di un brano musicale, di un album o di una compilation è veramente notevole, senza parlare dell'aspetto artistico e creativo che andremo a scrivere fino a domani....
Ti assicuro che questo lavoro non è una passeggiata ed il prezzo di vendita della musica è abbastanza giustificato. Poi per quanto riguarda l'affermazione "personalemte credo che il prezzo giusto per una canzone sia quello dei vecchi Juke-box, le 500 lire di una volta"...non la condivido affatto e credo che tu non sappia cos'hai scritto.
I costi sono aumentati in tutto e penso che te ne sarai accorto anche nella tua vita di tutti i giorni... allo stesso modo ce ne siamo accorti noi che facciamo musica: quando acquisto un CD vergine, pago la bolletta ENEL, pago i musicisti, i cantanti, la SIAE, i ricambi per il computer dello studio, il tecnico, la bolleta del telefono, la Pubblicità, il corriere espresso per le spedizioni, la segretaria, il commercialista, le tasse ecc.. ecc.. fidati che con le VECCCHIE 500 Lire come ricavo ci faccio ben poco.
Per esempio prova ad andare a comprare un kilo di pane (che costava 250 lire anni fa ) con 5 centesimi di euro, secondo me il negoziante ti ride in faccia, oppure prova a fare il pieno di benzina con le vecchie 40 mila lire. Giusto per darti un dato, uno dei tanti aspetti relativi ai costi che incidono nel mio lavoro, se vuoi che una canzone funzioni, abbia successo, parlo di "singolo", devi fare promozione, ovvero "pubblicità" cioè radio, tv, giornali ecc..., sai cosa può costare promuovere a esempio una compilation ? dai 10.000 euro stando bassi fino a 200.000 e oltre se vuoi anche fare spot TV nazionali.
I tuoi calcoli sui ricavi sono errati, un supporto CD vergine costa a noi circa 0,20 €, costo di master 250 €, poi aggiungi 0,80 € di SIAE a compilation (motiplica per una prima stampa di 1500 copie), costo di stampa + cellophanatura trasporto ecc arrivi circa a 3,00 € a CD "finito". Aggiungi il grafico per la realizzazione copertina circa 500 / 800 €, eventuale DJ che te la mixa 1000 € se non è molto famoso altrimenti vai anche a 5 / 10.000 €, realizzazione spot radiofonico nazionale 200 €, e non vado oltre... Condidera che il materiale deve essere distribuoti e per questo esistoni i "distributori" che vendono ai negozi e ci devono guadagnare pure loro... Fai due calcoli adesso e vedi quanto rimane.
Ti faccio un esempio tangibile: la Lavazza per il caffè fa pubblicità così come la faccio io per la musica però mi sembra che il caffè al bar si paghi...o lo si scarica gratis ? Quanto costa un caffè adesso e quanto costava anni fa ? Idem per il supermercato, l'autobus, la benzina ecc ecc.. Vedi il telefonino che tutti hanno, usano e si fanno fregare dalle compagnie senza dire niente... spedere 15 € per una compilation è troppo, però l'ultimo Nokia da 350 € cel'hanno tutti...come mai ?
E' bene ricordare che chi fa musica fa un "lavoro" come tutti e per il quale è giusto guadagnare per vivere. CIAO
Io ho risposto così:
Ciao! Intanto ti ringrazio di avermi scritto così almeno mi posso chiarire le idee su alcuni punti.
Ad ogni modo vorrei chiarire quanto ho scritto... diciamo che la mia era un po' una provocazione ed ero consapevole di esagerare, però fino ad un certo punto.
Sicuramente i costi da sostenere sono molteplici (tutti quelli che hai elencato e anche di più), però mi hai scritto che alla fine il costo del CD finito è di circa 3 euro.
Poi ci sono i costi fissi che vanno spalmati sul numero di copie vendute.
Supponiamo che si arrivi a 4 euro a CD.
Quello che dico è che non mi sembra giusto trovare un CD nei negozi in vendita a 18 euro, quindi oltre 4 volte il prezzo di produzione.
Tu mi dirai: "Anche per le zucchine è così!".
E infatti le zucchine a 4 euro al chilo non le compro.
Allora mi chiedo: come ha fatto Biagio Antonacci a mettere in commercio il proprio CD a 10 euro? Sicuramente non ci sarà andato in rimessa.
E questa politica lo ha premiato perchè ha venduto tantissimo e ha fatto il pienone nei palazzetti nell'ultima turnee.
Con questo discorso mi ricollego all'articolo del BLOG, dove sottolineavo che, nonostante la pirateria sia una piaga, per certi versi è un veicolo per le esibizioni live degli artisti, i quali attraverso il download illegale dei brani acquisiscono nuovi potenziali spettatori ai concerti.
Mi risponde lui:
In merito ai costi, ti facevo l'esempio di una "compilation"perchè una delle risposte nel blog di libero era proprio su questo. Il CD "finito" a 3 euro 3,50 circa è quelo che costa a me senza iva se stampo all'estero (cosa da fare se ci vuoi stare dentro) che riguarda la stampa delle canzoni sul supporto fisico + stampa grafica di copertina.
Poi aggiungi le varie iva trasporto ecc.. Considera che le indipendenti, quindi non ti parlo di Biagio Antonacci, vendono intorno alle 800 / 1500 copie se va "benissimo" di una compilation.
Nella catena ci devi mettere come costi:
a) una percentuale sui ricavi da dare ad ogni singolo artista che ti ha dato la sua canzone che hai inserito nel CD (incaso di compilation)
b) il ricarico del distributore
c) il ricarico del negoziante
Facendo i "conti della serva" facciamo esemplificando che ognuno ci ricarica 5 € ...quindi 5 a me, 5 al distributore, 5 al negozio fanno 15 € che è il prezzo di vendita medio di una compilation dance con dei brani decenti.
Ora io di quei 5 € me ne rimangono 2 se sono bravo.
Ci sono anche compilations vendute a 10 ? ma in questo caso chi ci "rimette" o meglio chi ci prende meno è il proprietario dei brani che li "cede" ad una percentuale minore rispetto ai cd venduti a "prezzo pieno".
Mediamente su un mio brano incluso in una compilation fatta da altri io prendo 10 centesimi a copia venduta. fai conto di vendere 800 copie... dopo due pieni di benzina e una cena sei già in passivo.
Ritornando al discorso di Biagio, ha fatto bene a fare la politica che noi indipendenti facciamo da molto tempo ovvero abbassare i prezzi però considera che chi alla fine prende meno in tutta la catena è l'artista ovvero colui che ha pensato, studiato, realizzato, registrato, suonato e cantato il suo pezzo.
E' un lavoro migliore che spaccare le pietre a 35 gradi al sole, ma non è facile comunque. Concludendo, se vuoi mettere la mia risposta sul blog fai pure, spero chiarisca le idee a tanti che scaricano musica illegalmente.
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