So che è brutto dirlo, ma la Pubblica Amministrazione Italiana è spesso una vera barzelletta, con situazioni che sfociano addirittura nel paradossale.
E' il caso della Regione Calabria, dove l'assessore regionale Doris Lo Moro ha avuto "l'intuizione" (finalmente!) di verificare gli elenchi dell'assistenza sanitaria.
La scoperta è davvero imbarazzante: in Calabria ci sono più assistiti che abitanti, 400.000 persone in più per la precisione (il 20% della reale popolazione). Questo è dovuto al fatto che gli elenchi sono gli stessi dal 1982, quindi non sarebbero state apportate tutte le modifiche dovute ai decessi, ai trasferimenti o al cambio di medico.
Questo numeroso gruppo di "persone fantasma" sarebbe finora costato allo Stato (e quindi a noi cittadini) la bellezza di 30 milioni di euro all'anno. Mica male!
Spiega l'assessore Lo Moro: "I professionisti, per quanto ne sappiamo, non c'entrano nulla. Altri hanno fatto l'errore di non aggiornare gli elenchi. Ora abbiamo il dovere di avviare le procedure per recuperare almeno cinque anni di crediti versati ingiustamente, è una questione di legalità. Lo faremo assieme alle associazioni dei medici di base, facendo attenzione a non creare problemi. Il dato più importante è che, da subito, la Regione risparmierà alcune decine di milioni di euro".
Ma a questo punto le domande sorgono spontanee: bisogna attendere "solo" 24 anni per mettere a posto le cose? E non è che il problema esiste in quasi tutte le regioni italiane?
E' il caso della Regione Calabria, dove l'assessore regionale Doris Lo Moro ha avuto "l'intuizione" (finalmente!) di verificare gli elenchi dell'assistenza sanitaria.
La scoperta è davvero imbarazzante: in Calabria ci sono più assistiti che abitanti, 400.000 persone in più per la precisione (il 20% della reale popolazione). Questo è dovuto al fatto che gli elenchi sono gli stessi dal 1982, quindi non sarebbero state apportate tutte le modifiche dovute ai decessi, ai trasferimenti o al cambio di medico.
Questo numeroso gruppo di "persone fantasma" sarebbe finora costato allo Stato (e quindi a noi cittadini) la bellezza di 30 milioni di euro all'anno. Mica male!
Spiega l'assessore Lo Moro: "I professionisti, per quanto ne sappiamo, non c'entrano nulla. Altri hanno fatto l'errore di non aggiornare gli elenchi. Ora abbiamo il dovere di avviare le procedure per recuperare almeno cinque anni di crediti versati ingiustamente, è una questione di legalità. Lo faremo assieme alle associazioni dei medici di base, facendo attenzione a non creare problemi. Il dato più importante è che, da subito, la Regione risparmierà alcune decine di milioni di euro".
Ma a questo punto le domande sorgono spontanee: bisogna attendere "solo" 24 anni per mettere a posto le cose? E non è che il problema esiste in quasi tutte le regioni italiane?
0 commenti:
Ogni tuo commento è gradito, possibilmente lasciando un nome/nickname ed evitando volgarità gratuite: