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20 giugno 2006

Pirateria musicale e costi di produzione di un CD


Mi ha scritto oggi una persona per rispondere a un mio post di un po' di tempo fa sulla pirateria musicale, i costi di produzione di un CD e concerti live che potete leggere QUI.

Mi ha autorizzato a pubblicare la sua lettera, ovviamente nel completo anonimato, e io son ben felice di riportarla per chiarirsi tutti un po' le idee:


Carissimo, ti scrivo un email perchè ho letto su LIBERO un estratto da un tuo blog relativo ai Download di musica. Io di proffessione produco e realizzo musica e in questo tuo articolo ed in molte risposte ho letto delle cose allucinanti.

Intanto il lavoro che c'è dietro alla realizzazione di un brano musicale, di un album o di una compilation è veramente notevole, senza parlare dell'aspetto artistico e creativo che andremo a scrivere fino a domani....

Ti assicuro che questo lavoro non è una passeggiata ed il prezzo di vendita della musica è abbastanza giustificato. Poi per quanto riguarda l'affermazione "personalemte credo che il prezzo giusto per una canzone sia quello dei vecchi Juke-box, le 500 lire di una volta"...non la condivido affatto e credo che tu non sappia cos'hai scritto.

I costi sono aumentati in tutto e penso che te ne sarai accorto anche nella tua vita di tutti i giorni... allo stesso modo ce ne siamo accorti noi che facciamo musica: quando acquisto un CD vergine, pago la bolletta ENEL, pago i musicisti, i cantanti, la SIAE, i ricambi per il computer dello studio, il tecnico, la bolleta del telefono, la Pubblicità, il corriere espresso per le spedizioni, la segretaria, il commercialista, le tasse ecc.. ecc.. fidati che con le VECCCHIE 500 Lire come ricavo ci faccio ben poco.

Per esempio prova ad andare a comprare un kilo di pane (che costava 250 lire anni fa ) con 5 centesimi di euro, secondo me il negoziante ti ride in faccia, oppure prova a fare il pieno di benzina con le vecchie 40 mila lire. Giusto per darti un dato, uno dei tanti aspetti relativi ai costi che incidono nel mio lavoro, se vuoi che una canzone funzioni, abbia successo, parlo di "singolo", devi fare promozione, ovvero "pubblicità" cioè radio, tv, giornali ecc..., sai cosa può costare promuovere a esempio una compilation ? dai 10.000 euro stando bassi fino a 200.000 e oltre se vuoi anche fare spot TV nazionali.

I tuoi calcoli sui ricavi sono errati, un supporto CD vergine costa a noi circa 0,20 €, costo di master 250 €, poi aggiungi 0,80 € di SIAE a compilation (motiplica per una prima stampa di 1500 copie), costo di stampa + cellophanatura trasporto ecc arrivi circa a 3,00 € a CD "finito". Aggiungi il grafico per la realizzazione copertina circa 500 / 800 €, eventuale DJ che te la mixa 1000 € se non è molto famoso altrimenti vai anche a 5 / 10.000 €, realizzazione spot radiofonico nazionale 200 €, e non vado oltre... Condidera che il materiale deve essere distribuoti e per questo esistoni i "distributori" che vendono ai negozi e ci devono guadagnare pure loro... Fai due calcoli adesso e vedi quanto rimane.

Ti faccio un esempio tangibile: la Lavazza per il caffè fa pubblicità così come la faccio io per la musica però mi sembra che il caffè al bar si paghi...o lo si scarica gratis ? Quanto costa un caffè adesso e quanto costava anni fa ? Idem per il supermercato, l'autobus, la benzina ecc ecc.. Vedi il telefonino che tutti hanno, usano e si fanno fregare dalle compagnie senza dire niente... spedere 15 € per una compilation è troppo, però l'ultimo Nokia da 350 € cel'hanno tutti...come mai ?

E' bene ricordare che chi fa musica fa un "lavoro" come tutti e per il quale è giusto guadagnare per vivere. CIAO


Io ho risposto così:

Ciao! Intanto ti ringrazio di avermi scritto così almeno mi posso chiarire le idee su alcuni punti.
Ad ogni modo vorrei chiarire quanto ho scritto... diciamo che la mia era un po' una provocazione ed ero consapevole di esagerare, però fino ad un certo punto.
Sicuramente i costi da sostenere sono molteplici (tutti quelli che hai elencato e anche di più), però mi hai scritto che alla fine il costo del CD finito è di circa 3 euro.
Poi ci sono i costi fissi che vanno spalmati sul numero di copie vendute.
Supponiamo che si arrivi a 4 euro a CD.
Quello che dico è che non mi sembra giusto trovare un CD nei negozi in vendita a 18 euro, quindi oltre 4 volte il prezzo di produzione.

Tu mi dirai: "Anche per le zucchine è così!".
E infatti le zucchine a 4 euro al chilo non le compro.

Allora mi chiedo: come ha fatto Biagio Antonacci a mettere in commercio il proprio CD a 10 euro? Sicuramente non ci sarà andato in rimessa.

E questa politica lo ha premiato perchè ha venduto tantissimo e ha fatto il pienone nei palazzetti nell'ultima turnee.

Con questo discorso mi ricollego all'articolo del BLOG, dove sottolineavo che, nonostante la pirateria sia una piaga, per certi versi è un veicolo per le esibizioni live degli artisti, i quali attraverso il download illegale dei brani acquisiscono nuovi potenziali spettatori ai concerti.

Mi risponde lui:

In merito ai costi, ti facevo l'esempio di una "compilation"perchè una delle risposte nel blog di libero era proprio su questo. Il CD "finito" a 3 euro 3,50 circa è quelo che costa a me senza iva se stampo all'estero (cosa da fare se ci vuoi stare dentro) che riguarda la stampa delle canzoni sul supporto fisico + stampa grafica di copertina.
Poi aggiungi le varie iva trasporto ecc.. Considera che le indipendenti, quindi non ti parlo di Biagio Antonacci, vendono intorno alle 800 / 1500 copie se va "benissimo" di una compilation.

Nella catena ci devi mettere come costi:
a) una percentuale sui ricavi da dare ad ogni singolo artista che ti ha dato la sua canzone che hai inserito nel CD (incaso di compilation)
b) il ricarico del distributore
c) il ricarico del negoziante

Facendo i "conti della serva" facciamo esemplificando che ognuno ci ricarica 5 € ...quindi 5 a me, 5 al distributore, 5 al negozio fanno 15 € che è il prezzo di vendita medio di una compilation dance con dei brani decenti.
Ora io di quei 5 € me ne rimangono 2 se sono bravo.
Ci sono anche compilations vendute a 10 ? ma in questo caso chi ci "rimette" o meglio chi ci prende meno è il proprietario dei brani che li "cede" ad una percentuale minore rispetto ai cd venduti a "prezzo pieno".
Mediamente su un mio brano incluso in una compilation fatta da altri io prendo 10 centesimi a copia venduta. fai conto di vendere 800 copie... dopo due pieni di benzina e una cena sei già in passivo.
Ritornando al discorso di Biagio, ha fatto bene a fare la politica che noi indipendenti facciamo da molto tempo ovvero abbassare i prezzi però considera che chi alla fine prende meno in tutta la catena è l'artista ovvero colui che ha pensato, studiato, realizzato, registrato, suonato e cantato il suo pezzo.
E' un lavoro migliore che spaccare le pietre a 35 gradi al sole, ma non è facile comunque. Concludendo, se vuoi mettere la mia risposta sul blog fai pure, spero chiarisca le idee a tanti che scaricano musica illegalmente.


Ti ringrazio anticipatamente se condividerai l'articolo su Google+, Facebook o Twitter. Se preferisci, puoi anche linkare il post dal tuo blog o sito web.


5 commenti:

Anonimo ha detto...
 

La risposta del musicista è accurata ma irrilevante. Le grosse labels cercano di combattere in tutti i modi la pirateria non per l'esistenza di copie pirata, queste c'erano dai tempi della cassetta e le vendite dei dischi andavano pur bene lo stesso. Le labels hanno paura che grazie ad internet, dalle cassettine o ai cd duplicati all'amico, la cui promozione comunque passava per canali controllati come radio tv e hit parade sulle riviste, si arrivi a grossi siti in cui la gente ascolta mp3 liberamente e li commenta, senza essere controllabile. Sarebbe una frammentazione del mercato da incubo per gli omini del marketing. Rischierebbe di mostrare la grande truffa della discografia, che ripropone sempre la stessa minestra. Solo che una cosa e' dire che l'artista tale dei tali ha scopiazzato, una cosa e' far sentire l'originale e rendersi conto che e' pure un gradino sopra. A parte gli italiani ed altri popoli furbi, il resto del mondo e' disposto a pagare per avere un cd originale anche se ha gia' gli mp3.

Anonimo ha detto...
 

Concordo pienamente con il produttore discografico e vi dico che anche io lavoro nel settore musicale e vorrei precisare un paio di cose:
Intanto non è per niente vero che i Live funzionano, ma sono pesantemente in crisi anche loro e se non vi fidate chiedetemi delucidazioni in particolare su questo e vi spiegherò cosa esiste dietro il mondo del Live che è forse peggio di quello della Discografia.
Inoltre vorrei aggiungere che sicuramente le grandi Major si sono arricchite per moltissimi anni ed è giusto che i prezzi un pò calino, ma come è giusto questo è sbagliato scaricare gratis, è veramente come rubare.
La Apple è stata la prima a vendere su internet gli mp3 e oggi vende non solo i singoli mp3 ma anche gli interi album a circa € 9,00 e con la copertina e il libricino originale da scaricare.
Vi dico solo una altra cosa perchè altrimenti dovrei scrivere per giorni: Ricordatevi che la musica è VERAMENTE un LAVORO, come qualsiasi altro lavoro ed è giusto che sia retribuito, i grandi guadagni esistono non tanto per il prezzo dei cd, ma per le quantità di vendita, se vendi milioni di rondelle diventerai cmq. ricco e nessuno te ne farà una colpa, perchè se vendo centinaia di migliaia di cd non posso diventare ricco anche io senza essere accusato di essere un ladro? Perchè grazie a internet la musica si trova gratis e le rondelle no!!
Inoltre altro ragguaglio: ricordate che le cose meno le pagate peggiore sarà la qualità, es gli mp3 confronto al supporto cd sono di qualità inferiore hanno meno costi, costano meno, e così grazie a questa mentalità ipocrita ( io devo guadagnare, gli altri se guadagnano sono ladri ) sono arrivati i Cinesi a mettere in crisi tutta la nostra economia.
Va bè stò divagando scusate.
Spero di aver chiarito qualcosa a qualcuno, ma sò anche che la speranza è l'ultima a morire.
Ciao a tutti.

Gli Amici Di Alice ha detto...
 

CIOè,A PARTE IL FATTO CHE NON CAPISCO PERCHè PER IL MIXAGGIO E TUTTO IL RESTO SI DEVE FAR AFFIDAMENTO SU PERSONE ESTERNE PIU TOSTO CHE AVERE GIA IN SEDE IL PROPRIO PERSONALE UTILE A QUESTO TIPO DI OPERAZIONI.RESTA IL FATTO CHE UN CD CHE COSTA 20€ è UNA COSA MOSTRUOSA,IO MI CHIEDO COME SIA POSSIBILE VOLER GIUSTIFICARE UNA COSA DEL GENERE,NON CI SI DEVE PROPRIO LAMENTARE SE ESISTE IL DOWNLOAD ILLEGALE,COME PUO PRETENDERE UN ARTISTA DI VENDERE UN CD AD UN SIMLE PREZZO A DEI RAGAZZI.CREDO CHE CHI VA ALL'UNIVERSITà,MA ANCHE CHI LAVORA NON PUO PERMETTERSI TALE LUSSO,ANCHE PERCHè CON 20 25 EURO MANGI UN GIORNO INTERO.QUINDI NIENTE LAGNE NIENTE GIUSTIFICAZIONI ABBASSATE I PREZZI E SPEZZATE LE GAMBE ALLA PIRATERIA.GIUSTO PER PORTARE IL MIO ESEMPIO,IO HO INTERE DISCOGRAFIE ORIGINALI,CITO SOLO PLACEBO E THE CURE,UNA VOLTA HO CONTATO QUANTI SOLDI HO SPESO IN CD ORIGINALI E CON LE VECCHIE LIRE ANDAVO INTORNO AL MILIONE E DUECENTO,QUANDO UN CD COSTAVA 30 35MILA LIRE,ED è COMUNQUE UNO SCHIFO,MA CREDO CHE SIA PIU BELLO AVERE UN CD ORIGINALLE CON COPERTINA CUSTODIA E LIBRTTO,PIU TOSTO CHE SPAZZATURA TAROCCA O MP3 CHE SI DEVON CONVERTIRE E MASTERIZZARE(CHE POI ALLA FINE SEMPRE SPAZZATURA è IL CD FATTO IN CASA)MA QUESTO DISCORSO FILA SE L'ORIGINALE ME LO METTI A 10€,MA COSTA 20 ECCO ALLORA CHE UNA PERSONA CHE STUDIA O GUADAGNA POCO (CIOè TUTTI) IL CD LO SCARICA O LO COMPRA TAROCCO,PERCHè ALMENO PER STRADA TI DICONO MANI IN ALTO,NEI NEGOZI DI DISCHI NO.RIBADISCO ABBASSATE QUEI CAVOLI DI PREZZI SE VI DA NOIA LA PIRATERIA.LA PIRATERIA è UN REATO MA ANCHE LA RAPINA LO è.

Anonimo ha detto...
 

Ciao sono un musicista..
ipotizzando una chiavetta usb di qualita[forma a carta di credito con grafica patinata e custodia di metallo]arriviamo a 6 euro massimo 7
facendo circa 200/250 copie il ricavo sara' circa di 3500 euro..
quindi viene venduta a 12/14 euro..
il booklet è dentro la chiavetta
ovviamente poi piu' copie fai piu' risparmi..

quindi se un cd costa addiritura 4/5 euro quale è il problema di vendere a 12/14[è sto alzando il prezzo rispetto al costo originale!]

per questioni di marketing mi basta rientrare nelle spese:quindi 6 prodotto vendo a 12..conta l'immagine..ma questo dipende da quanto uno crede e quanti soldi puo' investire!

cmq,copiando da un altro blog,dal giornalista roberto zanoni,basta sapere che ci sono i simple cd con costi di 6 cent a pezzo,sono molto delicati,materiale meno resistente,una volta che li vuoi copiare si anneriscono..
pero' a quel punto puoi anche fare 10 euro di prezzo..perche' sara' cmq un guadagno enorme!

ma a quel punto,sapendo che un cd costa massimo 1/2 euro diranno cmq :"10 euro è troppo"

ragazzi creare è un dono di Dio ma richiede uno sforzo notevole..
il simple cd puo' essere la soluzione italiana,ma dobbiamo dare un giro di vite alla pirateria cmq,obbligando le compagnie telefoniche a rintracciare ip..e senza lungaggini burocratiche..
la privacy va bene ma quando qualcuno si nasconde in essa "per il bene di tutti" e ci deruba allora siamo costretti a dire no!
a quel punto,facciamo p2p del supermercato:un tipo entra per "il bene di tutti" e ci da la roba..

le soluzioni ci sono ,il centro destra si muove,ma ogni volta si scontra "con la privacy"

liberta' si,delinquere no

Ciao

Anonimo ha detto...
 

Credo che una società che si dica civile apprezzi l'arte e sia disposta anche a pagare un prezzo. E' giusto che i costi siano accessibili e spesso lo sono perchè oggi, a 9 euro si trovano dei cd che sono autentici capolavori musicali, in confezioni apprezzabili, molto, molto meno di andare a mangiare una pizza o ad un pub! E', nella maggior parte dei casi una questine di scelta. Purtroppo ci si sta dimenticando e si sta perdendo la capacità di identificare un prodotto musicale di qualità. la musica si ascolta spesso solo per ammazzare il tempo e si stacca appena il viaggio e finito... Riempirsi di mp3, spesso duplicati con meno dati di quel che, pur scarsamente, possono offrire, di cui non si sa nulla nella logica consumistica usa e getta non è diffondere cultura, ma ucciderla! Anche i prodotti gratuiti, quasi sempre, sono eseguiti con programmini da quattro soldi, lontano dal sentire le dinamiche di un pianoforte stenwey o di una gibson o la sinyesi di un buob dj.. La qualità si paga e costa realizzarla, oggi, comunque un buon cd possono permetterselo tutti! c'è molta ipcrisia... Ripeto, capolavori a meno di 10 euro...

Fabio


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