E' possibile prevedere un terremoto? La scienza ufficiale sostiene di no, ma alcuni studiosi, tra cui Giampaolo Giuliani, il ricercatore dell'Istituto nazionale di Fisica nucleare noto alle cronache per aver previsto il terremoto che il 6 aprile 2009 colpì L'Aquila e l'Abruzzo, hanno sviluppato dei metodi e delle teorie sulle quali varrebbe la pena approfondire il discorso.
Un altro personaggio che dedicò la sua esistenza allo studio degli eventi sismici è Raffaele Bendandi, un autodidatta di Faenza che ha predetto in vita numerosi terremoti in Italia e nel mondo con un'inquietante precisione e che ha lasciato, dopo la sua morte avvenuta nel 1979, una serie di carte nelle quali sarebbero indicate future catastrofi dovute ai movimenti tellurici.
Ecco qua sotto una recente intervista a Gianpaolo Giuliani, nella quale il sismologo spiega cosa c'è di vero su Bendandi e sulle sue previsioni:
"Da mesi lavoro sui carteggi di Raffaele Bendandi relativi agli anni 2010, 2011 e 2012 - ha raccontato Giuliani - e Roma non è mai citata. Neanche la data dell'11 maggio corrisponde. Semmai i calcoli dello studioso parlano di un terremoto di dimensioni 'catastrofiche' atteso il prossimo 10 giugno 2011. Ma il luogo resta imprecisato. O meglio, le carte parlano di 'latitudine 32 gradi + 4', dunque all'altezza del Mediterraneo meridionale, ma e' impossibile risalire alla longitudine perché sono andati persi i carteggi che riguardano questo calcolo".
Per Giuliani l'efficacia del metodo Bendandi è comunque fuori discussione: "Dal novembre 2010 su sette eventi previsti ne ha azzeccati cinque. Tra questi il sisma del novembre 2010 in Indonesia e quello più recente che ha sconvolto il Giappone, classificato come 'catastrofico'. Il suo calcolo vettoriale aveva previsto l'epicentro del sisma nell'Oceano Pacifico a 500 chilometri dalla costa giapponese, mentre sappiamo che e' avvenuto a meno di 150. Un errore che considererei marginale".
Le teorie del sismologo-astronomo che basava i suoi calcoli sull'attrazione gravitazionale della Luna e di quattro pianeti 'virtuali' non classificati nel sistema solare convincono Giuliani fino in fondo: "Sto rielaborando le sue teorie e ho trovato moltissime correlazioni tra allineamenti planetari e radon".
Vi suggerisco infine di dare un'occhiata a questo indirizzo, Nextearthquake.com.
Il sito è curato da un americano, il dottor Reginald Roberts, il quale sostiene di aver elaborato un metodo per prevedere i terremoti, mediamente 20 giorni in anticipo, con una probabilità di successo di circa l'83% (in un intervallo di 10 giorni) e azzeccando l'intensità della magnitudo nell'85% dei casi (anche qui in un range di 2 gradi).
Stiamo parlando di fanfaroni o di geni incompresi? Ai posteri l'ardua sentenza. Per la cronaca, vi ricordo che erano "autodidatti" anche Michael Faraday (ed oggi l’unità di misura della capacità elettrica è il Farad), Bejamin Franklin (se sappiamo che gli elettroni sono negativi e i protoni positivi è merito suo) e Thomas Edison (grazie al quale da oltre cento anni abbiamo luce ed elettricità).
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